atto
II
L'
ARRIVO
come
autistico congelato
dai
dettagli
immobile
assorbo suoni ed odori
sapori
e colori di genti diverse
indigeni
di diversa cultura
poi
senza pensarci un attimo
salto
nel vortice delle emozioni
perdo
i punti di riferimento
smetto
di guardare la mappa
ed
inizio a guardarmi attorno
recido
tutti i legami
le
abitudini
senza
più niente che mi trattenga
scopro
un mondo più vasto di quanto credevo
una
realtà al di la delle aspettative
e
non mi sento straniero
un
mondo alternativo
dove
ricreare
il
consenso sociale
non
ho più un passato
ma
un solido presente da costruire
radiose
metamorfosi
l'anima
occidentale
si
nutre
di
consumismo
col
ventre gonfio di tranquillanti
e
realtà virtuali.
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