lunedì 9 marzo 2020

PSICOSI PANDEMICA.(the invisible man)



Una melodia senza parole
non c'e' altro nell' etere 
resto in ascolto 
e dietro il vento
sento il rumore di fondo
perduto in avventure psicotiche
reazioni allergiche psicosomatiche
ipocondria a livelli lisergici
vittima di valanghe di informazione
una commedia recitata male
da pessimi attori improvvisati
e alla regia approssimata
il rassicurante buffone di turno
come spettri incantati
sfuggite intontiti attraverso
solidi bastioni di empatia deviata
in moltitudine di rivoli senza forza
scettico e cinico
come solo i vecchi tossici
decadenti e deteriorati 
di una volta sanno essere
scruto mentre fate posto
per accumulare nuovo ciarpame
latte di mandorla e sandalo
a camuffare malamente
il nauseante odore di disinfettante
poca luce sopprime le voglie
asceta frugale involontario
vedo le bocche muoversi
e dopo un attimo
di totale smarrimento
mi rendo conto
che lo scemo del villaggio
parla di ordine e disciplina
col dottore della mutua
che scrolla google
e annuisce distratto
come fa quando sta visitando
mentre il primo cittadino
resta a guardare imbambolato
l'entropia crea forza ascensionale
sabbia umida intasa la clessidra
ma non può bloccare il tempo
questo penso e non so perche'
mentre ordino il caffe' al banco
qualunque cosa mi distragga
che mi impedisca di sentirvi
con la visione sfocata
vi vedo come aloni
attraverso un aurora boreale
assorbiti
assorti
assurdi
dimenticate le promesse 
non mantenute che vi hanno fatto
pronti a credere alle nuove
che gli stessi vi faranno
distolgo la mia attenzione
svanisco in un onirico flamenco
mentre cerco di evitarvi
ed aspetto che mi arrivi il conto
plagiati da congetture
vittime di guerre
sempre più fredde
l'attenzione del mondo
distratta da troppi
pericolosi pagliacci
ed un pubblico ancora peggiore
scudi umani contaminati
esuli senza meta
desensibilizzati
gentrificati
dislocati
il pathos di certi momenti
scava la pelle a fondo
come un tatuaggio tribale
rito di scarnificazione artistica
simbolico e definitivo
assoluto come il livore
di una fiera amante delusa
alla ricerca estenuante
di una ragione inesistente
che non può trovare
più lo spieghi e meno ha senso
ubbidienza frustrata
uguali a bambini insofferenti
che scappano in ogni direzione
quando a pensarci bene
una quarantena farebbe bene a tutti.
     
             icknos@QUARANTENA.ciao.FRIK.com