martedì 20 ottobre 2015
OUT OF REACH.(Man On A Wire)
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martedì 15 settembre 2015
PISS CHRIST.(Il fedele è offeso da Andrees Serrano,ma non da Casamonica).
Un artista che muore di
vecchiaia
dopo una vita tranquilla
è un pontefice del nulla
che non vale la fatica
di starlo ad ascoltare
un opinione non vale l'altra
ed una terza crea solo
confusione
le nuvole si muovono in
fretta
sembra sappiano dove andare
a volte il caso gioca a
nostro favore
altre no
i treni continuano a passare
ma mi sento come se ho
sbagliato stazione
non ce n'è uno che mi
interessa
non vedo macchine dalla mia
finestra
ma ne sento il rumore
percepisco una leggera
vibrazione
lontano in mezzo alle vigne
eremita senziente
tra animali e troppa
tecnologia
veglio in attesa di non so
cosa
aspettare è sempre una
merda
spirito irrequieto volo a
ritroso
il mio radar non trova
niente di nuovo
una fottuta gabbia senza
sorprese
monotona come il peggiore
dei paradisi
dove ognuno diventa
realmente
chi crede di essere
volto pagina ma so già cosa
c'è scritto
fosse un romanzo varrebbe
poco
le parole possono essere
armi
o preziosi doni da
conservare
stati d'animo legati ad un
luogo
spazi distorti leggermente
sfocati
indecenti piccoli segreti
simbolismo anacronistico di
croci e spine
arrugginito nell'orina
stantia
di chi dovrebbe averne cura
se a pisciare su cristo è
un artista
il benpensante si straccia
le vesti
indignato e offeso
poi segue il prete e
accompagna il padrino
e il suo pacchiano corteo
funebre
stili di vita alternativi e
alterati
a cui è difficile dare il
giusto valore
la vanità è un motore
ingolfato
sbuffi di nicotina e catrame
e condensato
l'unica aggiunta naturale è
bandita
sintomi da stress post
traumatico
non ne posso più di
pubblicità
impolverate e implose o
surreali
da quanti anni ormai
e ancora mi manca
il miele ambrato del tuo
mantello
amico cane fratello
andato via senza volerlo
troppo presto
ma non è mai il momento
giusto
la morte è solo un altra
strada
che prima o poi percorriamo
tutti
dirigendoci all'uscita
nella maniera meno indecente
possibile.
icknos@PISSCHRIST.ciao.FAKK.com
domenica 23 agosto 2015
Rifiuto Organico.(l'ode all'orco)
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martedì 16 giugno 2015
CLANDESTINO.
continuo a sentirlo
ma da tempo ho smesso di
crederci
condizione di assoluto
controllo
emblemi di antiche casate
ampi abiti lisi e
confortevoli
ma io conosco il corpo che
celano
trasmissione perturbata
rosso sangue malvagio
pelle di tutti i colori
la storia si ripete sempre
uguale
deliri onirici
sesso e violenza duventano
la stessa cosa
ci muoviamo lungo confini
diventiamo nutrimento per
pesci
svaniti tra i flutti
trasformati in statistiche
discepoli di falsi dei
non basta per tutti
non basta per tutti
continuo a sentirlo
lo ripete come una preghiera
chi ha la pancia piena sino
a vomitare
divorati da una febbre che
non capisco
mentre le reti pescano
cadaveri
il povero da la colpa a chi
ha meno
in un gioco perverso
e quando lo realizzi capisci
che non c'è alcuna logica
nella speranza.
icknos@clandestino.ciao.FAKK.com
domenica 7 giugno 2015
CATTIVA MADRE
Cattiva madre spreme i suoi figli poi li allontana senza rimpianti una casta di eletti scelta fra i peggiori rimane a succhiare dal seno marcio della vecchia baldracca piegata e succube dei suoi peggiori istinti cammino tra le macerie con addosso il vestito migliore ovunque mi giro incomprensibili insegne decadente immagine saturata dai sensi alterati esaltato da una grande sensuale suggestione osservo anfitrioni di fetide ambizioni implodere in comodi salotti di ambienti benpensanti edifici fatiscenti come la idee che vi nascono estasi del grottesco mi aggrappo annaspando ad una speranza senza alcuna logica cedo alla routine di grigi comandamenti che se obbediti mi conducono al più noioso dei paradisi un esistenza borghese libera entro certi limiti dove ti impongono anche i sogni senza che tu ti accorga è capitata a tutti una scopata sbagliata quando dopo ti svegli e ti senti sporco la sensazione reale di essere stato fottuto e non importa quanta acqua ti fai scorrere addosso aumenta la dose come la tolleranza è un dato di fatto ci si abitua a tutto per sentirsi meno peggio si rincorre qualunque follia carne bianca esposta al sole senza protezione soffoca una libido umida e appiccicosa prima di smettere di cercare accertati di aver voltato ogni pietra ma sopratutto assicurati di sapere cosa stai cercando cumuli di rifiuti costituiscono tutto il paesaggio come topi nella spazzatura si contendono le ultime briciole arroganti privilegiati surrogati dalla debolezza di menti semplici abbiamo tempo ma nessuna idea di come usarlo come sciami di api stordite da un ipnosi collettiva un lavoro meccanico fine a se stesso nessuna gratificazione tranne il miraggio dell'oro brilla senza compassione la luce livida di un alba senza futuro
cattiva madre con ironia alleva e nutre le sue serpi in seno
una progenie di larve senza cervello drogata di aspettative indotte
messaggi subliminali per vendervi prodotti che non vi servono
ma che vi fanno ritenere vitali
ed io non capisco come ci riescano a fregarvi sempre con lo stesso gioco per chi non cade nell'inganno non rimane nessun check-point charlie su cui puntare solo un muro alto e senza porte. icknos@badmother.FOOK.ciao.com Foto Cristina Rizzi Guelfi
lunedì 11 maggio 2015
-Incubo senza parole.(a drunk's tale).
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mercoledì 22 aprile 2015
Inquietudine.(il prossimo giro).
Orazioni solenni e scarsa informazione
una donna illustre
una pettinatura costosa
che potrei migliorare pisciandoci sopra
incanta il suo pubblico
racconta le storie che vogliono sentire
non si cura se quello che dice è vero
non ha neppure bisogno di crederci
le importa solo che ci credano gli altri
il prossimo giro
il prossimo giro sarà diverso
ripete un eco nella mia testa
senza attenuare
la sensazione da pesce rosso
che di continuo mi sento addosso
è una certezza
il prossimo giro sarà lo stesso
una vita passata preparandoti a morire
pelle d'oca ma non è il freddo
non è l'emozione
inquietudine
è tutto così delizioso e perfetto
ordinato con logica assoluta da colori primari
piovono coriandoli su facce atterrite
quando i potenti draghi sembrano conigli
calano le palpebre pesate da troppi eccessi
il prossimo giro
il prossimo giro sarà diverso
ripete un eco nella mia testa
senza attenuare
la sensazione da pesce rosso
che di continuo mi sento addosso
è una certezza
il prossimo giro sarà lo stesso
acque inquinate nel sottosuolo
pioggia acida sulla pelle
la paura della fame rende stupidi
pronti ad accettare il veleno come unica cura
guarda con gli occhi del bambino di domani
capisci quanto è sbagliato
ma domani è lontano e qualcuno ci penserà
ho sempre avuto fortuna con le donne
nessuna mi ha ancora ucciso pur avendone l'occasione
il prossimo giro
il prossimo giro sarà diverso
ripete un eco nella mia testa
senza attenuare
la sensazione da pesce rosso
che di continuo mi sento addosso
è una certezza
il prossimo giro sarà lo stesso
icknos@nextround.ciao.fook.com
[ foto cristina rizzi guelfi ]
giovedì 5 marzo 2015
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