martedì 15 settembre 2015

PISS CHRIST.(Il fedele è offeso da Andrees Serrano,ma non da Casamonica).


Un artista che muore di vecchiaia
dopo una vita tranquilla
è un pontefice del nulla
che non vale la fatica
di starlo ad ascoltare

un opinione non vale l'altra
ed una terza crea solo confusione

le nuvole si muovono in fretta
sembra sappiano dove andare

a volte il caso gioca a nostro favore
altre no
i treni continuano a passare
ma mi sento come se ho sbagliato stazione
non ce n'è uno che mi interessa

non vedo macchine dalla mia finestra
ma ne sento il rumore
percepisco una leggera vibrazione
lontano in mezzo alle vigne
eremita senziente
tra animali e troppa tecnologia
veglio in attesa di non so cosa
aspettare è sempre una merda

spirito irrequieto volo a ritroso
il mio radar non trova niente di nuovo
una fottuta gabbia senza sorprese
monotona come il peggiore dei paradisi
dove ognuno diventa realmente
chi crede di essere

volto pagina ma so già cosa c'è scritto
fosse un romanzo varrebbe poco
le parole possono essere armi
o preziosi doni da conservare

stati d'animo legati ad un luogo
spazi distorti leggermente sfocati
indecenti piccoli segreti

simbolismo anacronistico di croci e spine
arrugginito nell'orina stantia
di chi dovrebbe averne cura

se a pisciare su cristo è un artista
il benpensante si straccia le vesti
indignato e offeso
poi segue il prete e accompagna il padrino
e il suo pacchiano corteo funebre

stili di vita alternativi e alterati
a cui è difficile dare il giusto valore
la vanità è un motore ingolfato
sbuffi di nicotina e catrame e condensato
l'unica aggiunta naturale è bandita

sintomi da stress post traumatico
non ne posso più di pubblicità
impolverate e implose o surreali

da quanti anni ormai
e ancora mi manca
il miele ambrato del tuo mantello
amico cane fratello
andato via senza volerlo
troppo presto
ma non è mai il momento giusto

la morte è solo un altra strada
che prima o poi percorriamo tutti
dirigendoci all'uscita
nella maniera meno indecente possibile.


              icknos@PISSCHRIST.ciao.FAKK.com











martedì 16 giugno 2015

CLANDESTINO.



Chi non ti è contro è con te
continuo a sentirlo
ma da tempo ho smesso di crederci
condizione di assoluto controllo
emblemi di antiche casate
ampi abiti lisi e confortevoli
ma io conosco il corpo che celano
trasmissione perturbata
rosso sangue malvagio
pelle di tutti i colori
la storia si ripete sempre uguale
deliri onirici
sesso e violenza duventano la stessa cosa
ci muoviamo lungo confini
diventiamo nutrimento per pesci
svaniti tra i flutti trasformati in statistiche
discepoli di falsi dei
non basta per tutti
non basta per tutti
continuo a sentirlo
lo ripete come una preghiera
chi ha la pancia piena sino a vomitare
divorati da una febbre che non capisco
mentre le reti pescano cadaveri
il povero da la colpa a chi ha meno
in un gioco perverso
e quando lo realizzi capisci
che non c'è alcuna logica nella speranza.


icknos@clandestino.ciao.FAKK.com

domenica 7 giugno 2015

CATTIVA MADRE



Cattiva madre spreme i suoi figli poi li allontana senza rimpianti una
casta di eletti scelta fra i peggiori rimane a succhiare dal seno
marcio della vecchia baldracca
piegata e succube dei suoi peggiori istinti

cammino tra le macerie con addosso il vestito migliore
ovunque mi giro incomprensibili insegne
decadente immagine saturata dai sensi alterati
esaltato da una grande sensuale suggestione osservo
anfitrioni di fetide ambizioni implodere in comodi salotti di
ambienti benpensanti edifici fatiscenti come la idee che vi nascono
estasi del grottesco 
mi aggrappo annaspando ad una speranza
senza alcuna logica cedo alla routine di grigi comandamenti
che se obbediti mi conducono al più noioso dei paradisi
un esistenza borghese libera entro certi limiti 
dove ti impongono anche i sogni senza che tu ti accorga

è capitata a tutti una scopata sbagliata 
quando dopo ti svegli e ti senti sporco
la sensazione reale di essere stato fottuto
e non importa quanta acqua ti fai scorrere addosso
aumenta la dose come la tolleranza
è un dato di fatto ci si abitua a tutto
per sentirsi meno peggio si rincorre qualunque follia
carne bianca esposta al sole senza protezione
soffoca una libido umida e appiccicosa
prima di smettere di cercare accertati di aver voltato ogni pietra
ma sopratutto assicurati di sapere cosa stai cercando

cumuli di rifiuti costituiscono tutto il paesaggio
come topi nella spazzatura si contendono le ultime briciole
arroganti privilegiati surrogati dalla debolezza di menti semplici
abbiamo tempo ma nessuna idea di come usarlo
come sciami di api stordite da un ipnosi collettiva
un lavoro meccanico fine a se stesso nessuna
gratificazione tranne il miraggio dell'oro
brilla senza compassione la luce livida di un alba senza futuro

cattiva madre con ironia alleva e nutre le sue serpi in seno
una progenie di larve senza cervello drogata di aspettative indotte
messaggi subliminali per vendervi prodotti che non vi servono
ma che vi fanno ritenere vitali 
ed io non capisco come ci riescano a fregarvi sempre con lo stesso
gioco per chi non cade nell'inganno
non rimane nessun check-point charlie su cui puntare
solo un muro alto e senza porte.


        icknos@badmother.FOOK.ciao.com




Foto Cristina Rizzi Guelfi


mercoledì 22 aprile 2015

Inquietudine.(il prossimo giro).


Orazioni solenni e scarsa informazione
una donna illustre
una pettinatura costosa
che potrei migliorare pisciandoci sopra
incanta il suo pubblico
racconta le storie che vogliono sentire
non si cura se quello che dice è vero
non ha neppure bisogno di crederci
le importa solo che ci credano gli altri


il prossimo giro
il prossimo giro sarà diverso
ripete un eco nella mia testa
senza attenuare
la sensazione da pesce rosso
che di continuo mi sento addosso
è una certezza
il prossimo giro sarà lo stesso


una vita passata preparandoti a morire
pelle d'oca ma non è il freddo
non è l'emozione
inquietudine
è tutto così delizioso e perfetto
ordinato con logica assoluta da colori primari
piovono coriandoli su facce atterrite
quando i potenti draghi sembrano conigli
calano le palpebre pesate da troppi eccessi


il prossimo giro
il prossimo giro sarà diverso
ripete un eco nella mia testa
senza attenuare
la sensazione da pesce rosso
che di continuo mi sento addosso
è una certezza
il prossimo giro sarà lo stesso


acque inquinate nel sottosuolo
pioggia acida sulla pelle
la paura della fame rende stupidi
pronti ad accettare il veleno come unica cura
guarda con gli occhi del bambino di domani
capisci quanto è sbagliato
ma domani è lontano e qualcuno ci penserà
ho sempre avuto fortuna con le donne
nessuna mi ha ancora ucciso pur avendone l'occasione


il prossimo giro
il prossimo giro sarà diverso
ripete un eco nella mia testa
senza attenuare
la sensazione da pesce rosso
che di continuo mi sento addosso
è una certezza
il prossimo giro sarà lo stesso


                       icknos@nextround.ciao.fook.com


[ foto cristina rizzi guelfi ]