giovedì 12 dicembre 2019

ABSTINENCE.



Una notte perpetua
nascosto da ombre artificiali
un unico bisogno
che cerco di evitare
sensazioni intense
un lampo al fulmicotone
conosco esattamente
la posizione e la tensione
di ogni nervo del mio corpo
chiamo per nome ogni lacrima
ogni fottuta stilla di sudore
sovvraffollati flussi mentali
i pensieri si accavallano
popolati da immagini vivide
con cura maniacale
ogni dettaglio evidenziato
mentre rantolo e mi contorco
col termostato interno
totalmente a puttane
un po' bollo come una caldaia
l'attimo dopo gelo e tremo
preda del più lucido
e incoerente dei deliri
ogni atomo del mio corpo
parla con me e tutti insieme
chiedono tutti la stessa roba
l'olfatto ricrea la soluzione
la ruggine su un lucchetto
mi ricorda il suo colore
filtrato sulla fiamma
una straziante luminosità
mi lacrimano gli occhi
ma non si può vincere
senza combattere qui e ora
francamente ne ho abbastanza
del tossico funzionale
che paga un extra
per vivere una vita normale
una parodia caricaturale
dove fingi interesse
per le cose più stupide
ti chiedi chi te lo ha fatto fare
e il paradosso che ti aspetta
attraversato lo stige
ti lavi il puzzo di dosso
e ti presenti ripulito
mai completamente riabilitato
al brillante inizio
di una nuova farsa
noiosa come una condanna.

    icknos@ABSTINENCE.ciao.FUNK.com

martedì 3 dicembre 2019

ONDA ANOMALA.



Una raffica dopo l'altra
il vento mi spinge in un vortice
lungo il vicolo maleodorante
viscido di foglie morte
e marciume metropolitano
grondaie colme di pioggia
mi versano addosso
secchiate d'acqua gelida
un unico lampione in fondo
si accende e si spegne
si accende e si spegne
si accende e si spegne
come un tic intermittente
in maniera totalmente
casuale ed arbitraria
con aritmia nevrotica
una cacofonia percussiva
allarmata e sempre più feroce
angosciante come una fuga
in un incubo caotico
cammino in un fiume ormai
tatuati come gangster
di qualche barrio portoricano
ma con l'aria stupida
da calciatori bagnati
che in certe situazioni
sono la combinazione peggiore
mi squadrano gesticolando
poi si avvicinano truci
e quello che sembra
il più sveglio dei tre
mi chiede da ACCENDERE
mi viene da ridere 
guardano le loro facce da scemi
ridono anche loro
poi si allontanano borbottando
come un onda anomala
che si ritira prima di infrangersi.

    icknos@ONDAANOMALA.ciao.FREK.com

..il cervello umano
e' un organo contemplativo
la massima attività la raggiunge
quando non facciamo niente
ma la disciplina e la specializzazione
ci obbliga ad usarne una piccola parte
eravamo progettati per essere
animali autosufficienti
ma abbiamo deciso di evolverci
in maniera del tutto innaturale
dove se in un dato momento
non serve più l'unica cosa che sai fare
sei solo un peso morto da buttare.